Anche a Mantova la Samp padrona del proprio destino
In tempi di vacche magrissime come quelli attuali ci si aggrappa anche ad un precedente che un po’ di sollievo lo procura: proprio col Mantova la Samp ha festeggiato l’ultima vittoria. Era ancora ottobre e i blucerchiati non incantarono neppure quella volta, rischiando nel finale di essere raggiunti, ma il risultato finale fu favorevole. Il gol decisivo recoò la firma di Kasami, uno dei recenti epurati, ma non è che i suoi eredi abbiano fatto faville.
Dopo dodici tentativi vani, Yepes e compagni proveranno allo stadio Martelli di invertire il corso degli eventi e perlomeno riavvicinarsi all’uscita dai playout. Non un’impresa proibitiva, considerando che i biancorossi locali sono matricole, ma neppure così agevole per una squadra immersa in una crisi di risultati e soprattutto, di fiducia. Sarà una frase fatta ma lasciatecela ripetere: è il Doria ad essere padrone del proprio destino.
Salvo sorprese, dovrebbe trattarsi dell’ultimo match con l’antica, difettosa intelaiatura. Parecchi rinforzi, teoricamente di qualità, sono pronti a contribuire alla causa, e chissà che il loro imminente avvento non regali ai… superstiti una certa dose di tranquillità e ottimismo. Qualche novità rispetto a due settimane orsono, comunque, si registrerà anche nell’undici base. Beruatto dovrebbe spuntarla a sinistra, dati gli acciacchi a carico di Ioannou, mentre Niang, dopo la fuggevole apparizione contro il Cesena, può godersi una chance di titolarato nella speranza che gli ultimi allenamenti gli abbiano giovato nell’autonomia e nella freschezza atletica. In attesa di un ulteriore innesto dal mercato, è lui il partner designato di Coda, con l’auspicio che i due si spartiscano le competenze e le posizioni e non si pestino i piedi.
Per il resto, solo conferme, anche se sul corridoio di destra Depaoli torna a far concorrenza a Venuti, a propria volta coinvolto in un ballottaggio con Riccio per affiancarsi a Meulenstein e Veroli in terza linea. In panca si attende il ritorno del lungodegente Ferrari e dovrebbero esordire Oudin e Curto, ultimi due rinforzi: quest’ultimo soprattutto dovrà tenersi in preallarme, ma il suo ingresso in campo, salvo inconvenienti, è previsto nell match casalingo col Cosenza.
Neppure in mediana si profilano cambi epocali, ma Semplici pretende parecchio in più da Yepes e e soprattutto da Akinsanmiro, un giovane alquanto dotato che però dovrà lottare per respingere l’assalto di qualche nuovo compagno all’orizzonte.
A livello tecnico la Samp è attesa a crescere sia nella copertura, sia nell’impostazione, sia nella concretizzazione, ma è soprattutto a livello di mentalità che occorre girare l’interruttore. Aleggia sempre una diffusa insicurezza, che sfocia nella paura, pessima compagna sempre più incombente man mano che passano i minuti. E’ questo il nemico numero uno, ben più infido del Mantova.
I virgiliani pascolano al centro della classifica, facedosi forti di un’intelaitura collaudata sin dai tempi della serie C. Mister Davide Possanzini aveva già entusiasmato lo scorso anno col suo gioco arioso, tendente all’offesa, secondo i canoni mutuati dal suo mentore De Zerbi, di chi fu primo collaboratore. Aspettiamoci dunque un avversario capace di comandare la partita, pur se non irresistibile in zona gol e neppure così impermeabile in retrovia.
A livello individuale vanno considerati l’ex genoano De Maio, prossimo ai 38 anni ma ancora integro e lucido, mentre a centrocampo spicca Trimboli, un motorino inesauribile di cui la Samp, dopo averlo svezzato, si è liberata forse con eccessiva fretta. Altro ex, pure lui genovese e doriano di fede e di trascorsi, è Giordano, tra i primi a salutare durante la sessione in corso. In prima linea, per finire, occhio al navigato Mancuso e soprattutto al coloured Mensah, dal fisico prorompente: il classico sfondatore che servirebbe, eccome, anche a Semplici.
Attenzione all’entusiasno dei virgiliani, tecnicamente provvisti, alquanto dinamici e gasati dopo la fresca impresa a Cittadella. Qualche ingenuità, però, la commettono in ogni partita, e i marpioni di casa Samp (su tutti Coda, ormai vicinissimo al record di miglior cannoniere cadetto all time) sono caldamente invitati ad approfittarne.
PIERLUIGI GAMBINO