Dicembre 23, 2024

Siria, Renzi “Non c’è sempre la democrazia dopo la dittatura”

Siria, Renzi “Non c’è sempre la democrazia dopo la dittatura”

Siria, Renzi “Non c’è sempre la democrazia dopo la dittatura”

ROMA (ITALPRESS) – “Grave e drammatica la situazione siriana. Avevo messo in guardia dal racconto: Assad è in esilio, evviva, la dittatura è finita. La storia araba dimostra che quando cade un dittatore (e Assad è stato chiaramente un dittatore, feroce dittatore in alcuni momenti) non è detto che le cose si sistemino da sole. Non c’è sempre la democrazia dopo la dittatura”. Lo scrive nella sua E-news il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. “Il leader sunnita che guida la rivolta, Al-Jolani, è un soggettino un pò particolare eh: faceva parte – in buona sostanza – delle brigate dell’ISIS, non è che viene da Georgetown o da un’elezione democratica – aggiunge -. Il rischio di cadere dalla padella di Assad, Russia, Iran, Hezbollah alla brace degli ex di Al Qaeda e Daesh non è un rischio teorico, ma una concreta possibilità. Può darsi che la fine del regime di Assad sia un passo in avanti verso la pace in Medio Oriente e sicuramente segna un indebolimento dell’Iran. Ma starei prudente nelle letture entusiaste che ho sentito in queste ore”.
“La situazione è maledettamente ingarbugliata in quel magnifico e devastato Paese. E quanto sarebbe bello se l’Italia prendesse un’iniziativa a sostegno dei siriani, a cominciare dai martoriati cittadini di Aleppo con particolare attenzione alla minoranza cristiana, passata da 2 milioni a mezzo milione di aderenti”, conclude Renzi.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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