Ottobre 18, 2024

A Cesena per tornare a vincere senza più alibi

Torna il campionato e per la Samp si prospetta l’esigenza improrogabile di tornare a vincere, rimediando così, almeno in parte, all’inopinata e grave Sconfitta interna contro la Juve Stabia. Il viaggio a Cesena è già da considerarsi un discrimine stagionale, l’impegno da non fallire assolutamente, anche se al redde rationem mancano sei mesi abbondanti.

Scemano via via gli alibi concessi a mister Sottil, al quale il turno di sosta non ha certamente arrecato danni. Il suo avvento in blucerchiato non è remoto e forse necessitava di un altromomento di riflessione e di approfondimento, ma d’ora in poi anche il tecnico, attraverso le prestazioni dei suoi ragazzi, dovrà offrire risposte ben precie.

La piazza esige risultati, ma anche qualche ripensamento da parte del tecnico. Potrebbe essere parzialmente accontentata, anche se Sottil continua a porre paletti rigidi sul modulo tattico. Il 3-5-2, salvo sorprese, era e resta il suo cavallo di battaglia, anche se la fresca diponibilità di un talento come Pedrola potrebbe indurlo a rivedere tutto l’impianto. Lo spagnolo è disponibile, sarà certamente convocato, ma non è ancora pronto ad un cimento sostenuto: in situazioni di emergenza, è in grado di disputare  uno spezzone di match, magari per rimescolare le carte, ma per un suo utilizzo “full time” serve ancora un po’ di tempo e di lavoro.

Si riparte certamente con qualche volto nuovo nella zona nevralgica, ricca di alternative e suscettibile di cambiamenti dopo la partitaccia con la matricola campana. Sottil, more solito, non si sbottona, ma stavolta è praticamente certo il lancio di Meulensteen e probabile quello dell’invocatissimo Kasami, considerato unanimemente l’uomo della provvidenza. L’olandese ha ormai completato l’ambientamento e rispetto a Yepes, che lo ha comunque sostituito con risultati apprezzabili, può squadernare una fisicità ben più marcata e un’esperienza superiore. D’altronde, era giunto a Genova con prospettive di titolarato ed ora è maturo questo passaggio.

Quanto a Kasami, ormai la scusante di una condizione fisica da perfezionare non regge più. La Samp ha urgente bisogno della sua qualità abbinata ad una struttura fisica di prim’ordine: senza trascurare la sua propensione al tiro e agli inserimenti in area (vedi l’assist di testa in occasione del primo gol a Modena). Una giornata di riposo potrebbe toccare a Bellemo, sinora inamovibile: nelle ultime gare, la sua incidenza è calata parecchio. Nella mediana resta una maglia da assegnare ed è contesa da Benedetti, reduce però da prestazioni tutt’alro che scintillanti, e Akinsanmiro, la cui mobilità dev’essere solo disciplinata a vantaggio del collettivo,.

Presumibile, sulla fascia destra, il ritorno di Venuti, inspiegabilmente sacrificato a pro di Depaoli nell’ultimo match: un altro attaccante aggiunto quando occorre spingere con prepotenza.

In difesa ci si avvia ad una conferma del trio Bereszyinski-Riccio-Vulikic per mancanza di alternative. Infatti Veroli è ancor ai box e Romagnoli – salvo un miracoloso recupero in extremis – non è ristabilito completamente dall’infortunio, mentre Ferrari rimane lontanissimo dal potersi proporre. Non tutto funziona a meraviglia nel reparto, e sicuramente Sottil ha sfruttato le più recenti sedute per trovare la quadra e cementare l’intesa con i centrocampisti.

Infine l’attacco. Tutino ha smaltito i guai fisici e giocherà al fianco di Coda, sempre più vicino al primato “all time” nella gradutoria dei bomber cadetti. La loro intesa è giù fruttuosa in campo largo ma necessità di perfezionamento contro le retoguardie chiuse. Nettamente inferiori le chances di impiego per La Gumina e Sekulov, mentre sono precipitate le quotazioni di Borini, l’eroe del derby, eidentemente giudicato di ardua collocazione. Più di loro, comunque, è attenzionato Pedrola, il solo elemento che possa dare la scossa in avanti.

Il match del Manuzzi si preannuncia ispido e scivoloso. La squadra bianconera, guidata da un tifoso blucerchiato, il genovese Michele Mignani (una presenza nella Sampdoro scudettata), non rispetta in pieno l’etichetta di matricola ma vanta qualche ambizione in più della semplice salvezza. Schierata secondo il 3-4-1-2, in avanti si affida al gemello albanese Cristian Shpendi, già quattro gol all’attivo, supportato dal collaudato Antonucci, spezzino al pari di Simone Bastoni, che degli aquilotti è stato anche capitano e ora rappresenta l’anima del centrocampo cesenate. Non uno squadrone, ma l’entusiasmo derivante anche dagli undici punti già intascati (con perfetto equilibrio tra successi e rese) è un notevole propellente. Sottovalutare l’impegno è un vezzo che la Samp non si può proprio permettere.

Ultima nota: come a Modena, i doriani di Liguria non potranno entrare. Il sostegno a Coda e compagni sarà comunque garantito dai tifosi del Basso Piemonte (più numerosi di quanto non si pensi) e dall’Emilia, a confermare che i Marinai non saranno mai abbandonati a se stessi.

                     PIERLUIGI GAMBINO

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