Novembre 22, 2024

Nuovo ciclo di eventi per “Change! Ieri, oggi e domani. Il Po” a Torino

Un nuovo ciclo di attività prende il via nell’ambito della mostra Change! Ieri, oggi e domani. Il Poin corso a Palazzo MadamaTorino, fino al 13 gennaio 2025.

Un progetto espositivo multidisciplinare e multifocale, che dedica all’emergenza del nostro secolo – quella legata al cambiamento climatico e alla gestione sostenibile delle risorse naturali – uno sguardo attento e una riflessione profonda, condotta con l’apporto di realtà diverse, il cui lavoro è complementare nel perseguimento di un obiettivo condiviso: raccontare il cambiamento climatico con gli occhi del Grande Fiume, il Po.

Il 23 settembre 2024 l’inaugurazione dell’esposizione collaterale “Memorie d’acqua. Parole e immagini” – realizzata con la collaborazione dell’Atlante Linguistico Italiano (ALI) – ha aperto, con un suggestivo e del tutto inedito percorso tra immagini d’archivio e vocaboli dialettali legati al Po e ai suoi affluenti, una stagione di iniziative che uniscono arte, scienza e cultura in un dialogo circolare sul rapporto tra uomo e ambiente.

Domani, venerdì 27 settembre, una conferenza di approfondimento dal titolo “L’atlante Linguistico Italiano osserva la società” proseguirà questo filone tematico, celebrando il centenario dell’ALI con la presentazione del X° volume dell’Atlante. Ospiti speciali saranno il Prof. Gianluigi Beccaria, Accademico dei Lincei, e il Prof. Paolo D’Achille, Presidente dell’Accademia della Crusca.

Ma non finirà qui: conferenzeesposizioni e giornate di studiocostituiranno, da ora sino al termine della mostra, un ecosistema di iniziative di grande attualità e valore educativo, che ruotano intorno alla mostra principale. Botanicascienze naturali e scienze della terrasaranno al centro di alcuni incontri tematici di cui saranno ospiti il curatore botanico di Palazzo Madama insieme ai relatori dell’Università di Torino. Approfondimenti su arte e restauro, a cura del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, si alterneranno alla messa in scena della crisi climatica con gli occhi del cinema e della cultura pop nella conferenza di Mondoserie.it. E poi ancora paleontologia, geologia, ingegneria idraulica e gestione del territorio con esperti dell’Università di Pavia, dell’ENEA e dell’AIPO, Agenzia Interregionale per il Fiume Po, oltre ad attività per le famiglie e le scuole, per i bambini e per i ragazzi. Qui è possibile scaricarne il programma completo.

Non solo una mostra, quindi, ma un evento che si pone l’obiettivo di lanciare un allarme parlando, allo stesso tempo, di speranza e futuro. Mitigazione e Adattamento sono i grandi filoni strategici che indicano la via per il futuro, in un percorso che in Change!  tocca le arti figurative, la storia, la fotografia, il cinemal’illustrazione e le installazioni, in dialogo con gli apparati scientifici ed educativi.

Change! Ieri, oggi e domani. Il Po rappresenta un progetto visionario che sfida i confini disciplinari per affrontare la crisi climatica con l’urgenza e l’innovazione che il nostro tempo richiede, raccontandola per quello che è: un evento che riguarda tutti, e che tocca ogni aspetto della vita umana.

Un progetto unico nel panorama italiano e non solo, dal profondo valore politico, educativo e culturale, insignito dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Nato dal dialogo tra l’Assessorato alla Cura della città, Verde Pubblico e Sponde Fluviali della Città di Torinol’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po (ABDPO) e l’Agenzia Interregionale per il Fiume Po, oggi unite nella Riserva MaB UNESCO Po Grande, e realtà torinesi come il Politecnico di Torino e l’Università degli Studi di Torino, oltre allo European Research Institute, vede la media partnership di Rai Radio3.

La mostra è curata da Tiziana CasertaAnna La Ferla e Giovanni C.F. Villa, ed è accompagnata da un catalogo, edito da Silvana Editoriale, con contributi – fra gli altri – di studiosi dell’Università degli Studi di Torino, dell’Università degli Studi di Bergamo, del Politecnico di Torino, del Politecnico di Milano, dell’ENEA, di Slow Food, diAdaptation.it e di Mondoserie.it.

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