Sampdoria, tre Var, una espulsione, un rigore contro, lo 0 a 0 è merito di Vismara

Quando Kevin Lasagna spediva il pallone in fondo al sacco i fantasmi sul Ferraris si materializzavano, ma a sistemare le cose ci pensava il guardalinee ad alzare la bandierina ed il Var confermare il fuorigioco. Era il secondo squillo d’allarme della difesa blucerchiata dopo una incomprensione che aveva messo Benali nella possibilità di calciare.

Il sussulto locale era tutto in una gran conclusione di Depaoli deviata sul palo da Radunovic. Var favorevole una volta, non la seconda quando Vulikic veniva espulso, giustamente, per fallo da ultimo uomo. E si era solo al 14’ del primo tempo. Dopo 12 minuti mister Sottil decideva di rivedere la sua squadra inserendo Veroli per Meulensteen. Dopo un avvio brillante la gara si incattiviva diventando molto spezzettata.

Il non c’è due senza tre del Var costava alla Samp un rigore contro che però Lasagna calciava come peggio non poteva regalando sfera a Vismara. Ma quello che è apparso chiaro è che la “febbricitante” Sampdoria non è guarita.

La fortuna aiuta gli audaci ma non Coda che, sull’unica palla giocabile, supera il portiere con un pallonetto senza però inquadrare la porta. Bari che, con l’uomo in più, ci crede andando al tiro in diverse circostanze trovando però sempre ‘muro’ Vismara pronto ad opporsi positivamente.

Sampdoria che viene pressata dagli avversari non riuscendo che raramente ad affacciarsi dalle parti del numero uno avversario. Cambia tutto Sottil inserendo Akinsammiro, Venuti e Barreca per Ioannau, Benedetti e Depaoli. Non cambia il tema tattico col Bari a fare la partita e soprattutto a tirare verso la porta avversaria.

Vismara provvidenziale su Falletti mantiene la gara sul nulla di fatto. Si agita Sottil in panchina chiedendo intensità ed attenzione ai suoi. Difesa blucerchiata che rischia davvero troppo. Da questa gara una certezza, il portiere Vismara che ha salvato la sua squadra dal tracollo.