LA SAMP A FROSINONE VUOLE SUBITO SOLLEVARE LA MASCHERA
Il mondo Doria si sta prodigando in scongiuri di ogni fatta dopo aver letto gli unanimi vaticini degli addetti ai lavori, che assegnano solo al Palermo qualche chance in più di promozione. Andrea Pirlo accetta il ruolo di co-favorita e intende subito prestargli fede sollevando la maschera senza esitazioni. A Frosinone non si prevede una passeggiata di salute, ma neppure un impegno da far tremare i polsi, benché l’esordio sia sempre un’incognita e prendere per oro colato le impressioni destate dal vittorioso cimento col Como possa risultare avventato.
Pirlo, intanto, ha già acceso i riflettori sulla formazione di partenza, concedendosi solo qualche dubbio legittimo, dovuto ad un equilibrio di valori in un determinato ruolo. Porte aperte a tutti, per carità, ma fissare precise gerarchie aiuta a debellare gli equivoci. Ed ecco Ghidotti ormai sicuro tra i pali, cosiccome il colosso Vulikic braccetto di sinistra, affiancato da Gabriele Romagnoli, subito atteso dalla sfida per lui più attesa e, forse, imbarazzante, dati i suoi lunghi e gloriosi trascorsi in Ciociaria. Un primo ballottaggio riguarda il centro-destra, con il veterano Bereszyinski non ancora certissimo di rimanere in blucerchiato e insidiato dal più pimpante Veroli, penultimo acquisto di un sontuoso mercato.
Sulla fascia destra spazio al titolarissimo Venuti e a sinistra nessun dubbio sull’impiego di Ioannou, a segno contro il Como e già in formissima: vogliamo scommettere che si rivelerà uno dei cardini della stagione blucerchiata? In regia ancora fiducia a Yepes, che si giova della saggezza e dell’equilibrio del nuovo partner Bellemo, abile a recuperar palloni ma non solo.
In avanti necessitano di conoscersi meglio i tre califfi a disposizione di Pirlo. Coda è una sicurezza nel doppio compito di risolutore e di rifinitore: sulla carta è tra gli elementi meno sostituibili. Alle sue spalle Akinsanmiro, il centrocampista (avanzato) più vivace e imprevedibile, e la novità super della partita, Gennaro Tutino, meteora in Coppa nei minuti e nei rigori decisivi ma titolare fisso d’ora in poi, col permesso di Borini, in teoria un concorrente, che però ha le valigie pronte. Attorno al vernissage dell’ex cosentino sta montando un’aspettativa fremente.
A Frosinone si giocherà di notte, ma si prospetta ugualmente un dato termico non ideale: alla fin fine un altro fattore favorevole per la Samp, ch nella ripresa potrebbe sostituire i più stanchi ricorrendo ad una principesca panchina, ricca di alternative in ogni reparto.
Secondo un’antica usanzam, le neo-retroesse in cadetteria vanno inserite d’ufficio tra le candidate al ritorno nell’Olimpo, ma le ultime stagioni hanno smentito ingrandissima parte tale assunto. Come dimentiare he il Crotone è piombato in C dalla A in due anni e che lo Spezia, lo scorso maggio, si è salvato per il rotto della cuffia dalla seconda discesa di fila?
Il Frosinone, primo antagonista della Samp, è sceso di fresco in B, ma al di là di qualche dichiarazione d’ufficio non appare lanciatissimo verso un ritorno nella massima categoria. Parecchi punti di forza hanno preso altre strade e i rari superstiti non paiono, sulla carta, in grado di garantire un campionato all’avanguardia. L’ambiente ciociaro, però, è caldo e può incidere a sufficienza per proporsi come un valore aggiunto.
Certo, l’avvio di Coppa Italia – impresa corsara del Pisa allo Stirpe, senza correre rishi particolari – non può tranquillizzare la gente gialloblù, demoralizzata anche dal fresco infortunio a Cittadini, una delle colonne della retroguardia. A ciò si aggiungano i dubbi riguardo alle potenzialità di un allenatore, Vincenzo Vivarini, pur reduce da un campionato più che decoroso alla guida della matricola Catanzaro: le sue squadre praticano un calcio gradevole all’occhio e offensivistico, ma in copertura lasciano spesso voragini che un avversario sgamato può capitalizzare.
Nelle file ciociare qiali individualità evidenziare? L’esperto e pugnace difenore di sinistra Marchizza e a centrocampo quel Darboe che in blucerchiato ha dato ampia dimostrazione di dinamismo ma al primo allenamento con la nuova squadra ha rimedito una botta ed è pertanto in dubbio. In zona gol troviamo Cuni, nazionale albanese, non prolificissimo, supportato dall’estroso Ambrosino.
L’abilissimo diesse Angelozzi sta cercando rinforzi e li troverà: intanto, i blucerchiati proveranno a mettere a nudo altre lacune del team frusinate, infliggendogli il primo dispiacere del campionato e nel contempo regalando un sorriso agli impareggiabili trasfertisti che hanno esaurito agevolmente il settore ospiti e stanno… allargandosi alla tribuna. Anche la loro poderoa spinta rientra tra gli “atout” di una Samp che ha una gran fretta di salutare il purgatorio.
PIERLUIGI GAMBINO