Settembre 19, 2024

Samp, il mercato parte dai tagli in organico

Pietro Accardi è manager navigato, che nella lunga tappa professionale ad Empoli ha dimostrato capacità indiscusse. Presentato ufficialmente alla stampa, il nuovo direttore sportivo della Samp, al di là delle dichiarazioni di sentimenti, non ha potuto che ribadire le linee di condotta già enunciate dai vertici societari. Di sicuro è atteso da un lavoraccio, costellato da mille ostacoli, primo fra tutto la limitazione ad operare sul mercato dettata dal fai play finanziario, che obbliga ad un saldo di sessione in attivo o almeno in equilibrio.

“Prima sfoltire” – è il mantra dell’uomo-mercato blucerchiato, che ha subito chiesto la collaborazione del suo predecessore, Andrea Mancini, pur con compiti depotenziati.

Si è partiti lasciando a casa capitan Murru, il cui ingaggio era pesantissimo, ma altri calciatori di livello, legati alla Samp da un contratto oneroso, potrebbero fare presto le valigie. Il riferimento è a Verre, che non rientra affatto nei piani futuri, ma anche – se capiterà l’occasione – a Borini, Kasami e perfino a De Luca, autore di un ottimo finale di stagione. Serve realizzare contropartite economiche ma anche risparmiare prebende pesanti, e su questo fronte è auspicabile una transazione con Andrea Conti, che sinora in blucerchiato l’ha fatta praticamente da spettatore.

Dai rispettivi prestiti sono tornati Bereszynski e Audero, elementi dalla cui cessione trarre assolutamente una contropartita economica. Il portiere pareva vicinissimo al Como, che però pare orientato ad ingaggiare Pau Lopez: cercasi soluzione alternativa.

Altra potenziale fonte di denaro è il 17enne Leoni, che gode di parecchi estimatori, ma Accardi è irremovibile: non sarà svenduto e, anzi, si fisserà la condizione di tenerlo a Genova ancora una stagione in prestito. D’altronde, l’ex patavino sarebbe il solo superstite della retroguardia precedente, smantellata di sana pianta. E’ sicuro il ritorno alla disponibilità di Alex Ferrari, reduce da un serio infortunio, ma occorrono numerosi altri innesti di peso e anche di esperienza e personalità. Simone Romagnoli, 34 anni, vicecapitano del Sassuolo è un rinforzo gradito, che con la Samp ha virtualmente trovato l’intesa, ma serve anche accordarsi con la controparte.

Anche a centrocampo occorre più di una faccia nuova, in specie nella zona centrale, mentre sulle fasce si registra qualche conferma di valore. E’ indispensabile un innesto carismatico, considerata la giovane età del regista Yepes, peraltro atteso a rinnovare il contratto per non essere a propria volta inserito tra i possibili partenti. Nell’attesa di un marpione, è vicinissimo il neppur ventenne Akinsamiro, che nella Primavera interista ha destato mirabilia: col pallone tra i piedi compie cose fantastiche. La società nerazzurra ha deciso di spedirlo in Liguria dopo l’ottima resa fornita dal prestito annuale di Seba Esposito, il quale pagherebbe per rimanere un’altra stagione in blucerchiato, ma è probabile che Marotta intenda prestarlo ad un sodalizio di serie A. Piace il fratello di Seba, il baby Francesco Pio, rientrato a Milano dopo l’esperienza formativa alla Spezia. 

Il salto di qualità in attacco però è legato all’arrivo di un mestierante col vizio del gol. Tutino, 20 gol nell’ultimo campionato con la casacca del Cosenza, è il primo della lista, ma è richiesto anche nel massimo campionato e costa un botto per una società come quella doriana, costretta a lesinare. Massimo Coda ha già detto sì ad Accardi, ma il Genoa, proprietario del cartellino, preferirebbe monetizzare e, spinta dagli umori univoci della piazza, preferirebbe trovare per il bomber 35enne una soluzione diversa da quella doriana. L’inserimento del Pisa complica di sicuro i piani blucerchiati.

Infine, la questione portiere. Un ritorno di Stankovic attizza ecome, ma per lui vale, in ottica Inter, lo stesso ragionamento fatto per Esposito: meglio la serie A. Sulle doti di Perisan, secondo dell’Empoli la scorsa stagione, giura Accardi, che lo conosce a fondo, ma non c’è fretta di colmare la lacuna, almeno sin quando Audero non avrà trovato una sistemazione.

Il presidente Manfredi punta alla promozione, ma Accardi sposa la cautela. L’obiettivo legato al mercato estivo è costruire una squadra che si mantenga in classifica non lontanissima dalla zona playoff, in attesa di affondare più di un colpo a gennaio, senza più “paletti” inerenti l’accordo di ristrutturazione dei debiti. Non un’impresa agevole ma neppure impossibile.

                               PIERLUIGI GAMBINO

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