Euroflora 2025, l’intervento di Mario Tozzi

In occasione della sua partecipazione a Euroflora – XIII ediizione della rassegna internazionale di piante e fiori, Mario Tozzi, geologo e primo ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), con una lunga carriera divulgativa iniziata nel 1996, ha offerto una riflessione appassionata sul rapporto tra l’uomo e la natura, partendo proprio dalla straordinaria esposizione florovivaistica genovese. Stupito dalla fiumana di gente che anche questo lunedì 28 aprile ha scelto di trascorrere la giornata a Euroflora, in un’ora di brillante interazione con il pubblico assiepato nell’Arena MSC Ulivo, ha affrontato alcuni temi di scottante attualità, come il cambiamento climatico, l’intelligenza delle piante, gli eventi catastrofici e molto altro.
“Quando si viene a Euroflora,” ha dichiarato Tozzi, “è per ricercare la natura e la bellezza, due concetti che oggi più che mai devono essere considerati indissolubilmente uniti. Ho un amico che considera le piante intelligenti, e non ha torto: l’intelligenza è una caratteristica intrinseca della vita. Basta osservare un germoglio di fagiolo che si dirige istintivamente verso il sostegno.” Ha poi aggiunto, evidenziando la resilienza del mondo vegetale: “Le piante sono gli organismi viventi più longevi del pianeta, capaci di rigenerarsi e dotati di una resistenza incredibile.”
Interrogandosi sul fascino dei fiori, Tozzi ha esplorato il concetto di bellezza oggettiva in natura, portando l’esempio dei pappagalli ara sudamericani: “Li troviamo sicuramente belli per la loro livrea colorata. Questo è il risultato della selezione femminile in assenza di predatori per milioni di anni. Il climax del nostro pianeta tende alla bellezza.” In riferimento al contesto urbano, Tozzi ha suggerito che “a Genova dovremmo puntare sulle montagne interne, ne guadagneremmo anche in sicurezza per mantenere saldi i versanti.”
“Il negazionista climatico sta difendendo i propri soldi e al profitto e nessuno di loro è in buona fede – ha concluso: Il 99% degli scienziati dice che il cambiamento climatico è un fenomeno fisico causato e accelerato dall’uomo. Facendo il ricercatore ho le idee abbastanza chiare, con loro non ci discuto più, non gioco a scacchi coi piccioni”.
Tra gli altri eventi di giornata, presso lo scenografico stand di Regione Liguria nel Park Kennedy,
la fotografa Rossella Murgia ha tenuto un laboratorio di cianotipia particolarmente apprezzato. Utilizzando dei fogli di carta fotosensibilizzata i partecipanti si sono potuti sbizzarrire a posizionare sopra di essi delle creative composizioni realizzate con piante delle Liguria. Una volta ricoperte con un foglio di plexiglass ed esposte per breve tempo, alla luce di un bel sole primaverile e innaffiate con acqua, hanno lasciato un’impronta simile a una fotografia. La fotografa ha fornito al pubblico validi consigli da professionista su come fotografare i fiori, usando le proprie macchine fotografiche o semplicemente il cellulare.
ll suolo, ben oltre una semplice superficie coltivabile, è un vibrante ecosistema, complesso e cruciale per la salute del nostro pianeta. A sottolinearlo con forza è stato il laboratorio scientifico del CREA DC (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria) di Firenze, polo di eccellenza nazionale dedicato allo studio della qualità del suolo, ospitato nel padiglione del Parco delle Cinque Terre, con la partecipazione degli esperti Marino Quaranta, Elena Gagnarli e Sauro Simoni. “Il suolo rappresenta la prima risorsa da proteggere se vogliamo assicurare la sicurezza alimentare, contrastare efficacemente i cambiamenti climatici e tutelare la salute umana e ambientale. Valorizzare il suolo significa anche investire nell’educazione delle nuove generazioni alla sua conoscenza. Per questo, è fondamentale aprire i laboratori alla cittadinanza, promuovere una ricerca applicata che risponda alle esigenze concrete e sostenere modelli agricoli rigenerativi che si fondino sulla scienza e sulla saggezza dei territori” – nelle pregnanti parole di Elena Gagnarli, esperta di politiche agricole e figura di riferimento del CREA.
Un altro importante momento di sinergia si è concretizzato con il Green Agorà, evento organizzato da Greenitaly, il Salone del Florovivaismo e del Paesaggio, in programma a Parma dal 15 al 17 ottobre 2025. L’incontro, svoltosi nel primo pomeriggio nella Sala Erica del Padiglione Jean Nouvel, ha acceso i riflettori sul valore delle piante aromatiche e sul loro crescente ruolo nell’arredo urbano. Le piante aromatiche, spesso considerate umili e popolari, sono un elemento prezioso anche in contesti urbani ristretti, apportando significativi benefici ambientali e sociali. La loro capacità di ridurre la CO2, regolare il microclima e contribuire alla diminuzione dello stress le rende sempre più apprezzate nelle nostre città. Il settore delle piante aromatiche è in forte crescita in Italia, con un record di 2,3 miliardi di euro di esportazioni nel 2023. La Liguria si conferma un polo produttivo di eccellenza, posizionandosi come secondo produttore nazionale dopo la Toscana, con 2351 aziende, caratterizzate prevalentemente da piccole dimensioni e conduzione familiare.
L’evento è stata anche l’occasione per presentare il nuovo format di Greenitaly, che si propone come un punto di riferimento e di incontro per i professionisti del settore florovivaistico. Renato Ferretti, direttore del Magazine Lineaverde, ha commentato: “Nell’ambito della collaborazione tra Fiere di Parma, Porto Antico e la nostra rivista, Euroflora ospita una tappa fondamentale di avvicinamento a Greenitaly. Il Green Agorà dedicato alle piante aromatiche e al verde urbano sottolinea l’importanza di produzioni tipiche della Liguria, di grande rilevanza economica per il territorio.”