Marzo 18, 2025

Scoprire l’Italia a piedi con “Cammini Aperti “

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Si cammina per curiosità, per devozione, per scoprire sé stessi attraverso la scoperta del paesaggio e chi si mette in cammino, alla fine del percorso, anche se di qualche giorno, dice di aver vissuto una trasformazione profonda. Forse è proprio per questo che il desiderio di fare un cammino almeno una volta nella vita o di ripetere l’esperienza sta conoscendo una popolarità che non accenna a diminuire. 

Mentre si cammina, con lo zaino sulle spalle e la testa che diventa sempre più leggera, il paesaggio si rivela in tutta la sua bellezza, si colgono dettagli che altrimenti sfuggirebbero, ci si connette con la natura, e il beneficio è immediato. In questa connessione ci si sente potenti e ci si muove con la soddisfazione di trattare con gentilezza l’ambiente e di entrare in contatto con territori poco battuti. E con oltre 100 cammini da fare a piedi e un patrimonio unico di tesori storici, culturali e artistici, l’Italia è uno dei Paesi più amati da chi vuol mettersi in cammino*.

Cammini Aperti: il weekend sostenibile che non c’era per scoprire l’Italia a piedi 

Chi vuole provare a vedere l’effetto che fa viaggiare a piedi, il 10 e l’11 maggio potrà sperimentarlo scegliendo una delle 27 escursioni di Cammini Aperti: Edizione Speciale 2025, seconda edizione dell’iniziativa di grande successo lanciata lo scorso anno, con la Regione Umbria capofila, e fortemente voluta dal Ministero del Turismo.

Unendo dati statistici e il crescente desiderio di mettersi in viaggio (il 37% degli italiani dichiara di voler vivere almeno una volta un’esperienza legata al turismo lento*), il progetto Cammini Aperti ha saputo rispondere alla crescente voglia di esperienze autentiche e rigenerative, creando una nuova opportunità gratuita per viverle: un weekendin cui chiunque abbia la curiosità di provare un cammino possa fare un assaggio, percorrendo un itinerario lungo al massimo 12 chilometri, ideale per una prima volta, in compagnia di una      guida professionista che illustra i territori e condivide consigli preziosi sulla preparazione e l’attrezzatura necessarie. 

Le Regioni coinvolte nel 2025 saranno Emilia-RomagnaLazioMarche, Toscana e Umbria, nuovamente in veste di capofila, e le escursioni si svolgeranno lungo le Vie e i Cammini di San Francesco, le Vie e Cammini Lauretani e il Cammino di San Benedetto, percorsi tra i più suggestivi e significativi d’Italia. La scelta è stata fatta anche in relazione a un avvenimento straordinario come il Giubileo e un importante anniversario francescano quale l’ottavo centenario del Cantico delle Creature,nonché nell’attesa di quello della morte del Santo nel 2026. Obiettivo dell’iniziativa è anche favorire la conoscenza su larga scala dei cammini proposti per il 2025 e “Cammini aperti” è uno degli strumenti creati per promuoverli, che si inserisce in un articolato piano strategico, declinato attraverso un ampio ventaglio di azioni su scala nazionale e internazionale.

Valori di riferimento: accessibilità, sostenibilità e spiritualità

Indissolubilmente legati all’approccio lento del mettersi in cammino e dell’iniziativa, valori come accessibilitàsostenibilità e spiritualità. Questi principi guideranno le diverse attività grazie anche all’apporto di realtà come Fish (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie), il Club Alpino Italiano e Federtrek

Fish, attiva nella divulgazione dei valori legati all’iniziativa, ha offerto un prezioso supporto metodologico per la definizione dei requisiti di accessibilità con cui identificare escursioni adatte a persone con esigenze specifiche. Fondamentale anche l’erogazione di una formazione di base per le guide ambientali escursionistiche coinvolte nella conduzione dei cammini, fornendo strumenti utili per l’accoglienza e il supporto dei camminatori con disabilità.

Il Club Alpino Italiano, da sempre impegnato nella promozione degli sport in natura e nella salvaguardia dell’ambiente montano, ha sostenuto Cammini Aperti anche quest’anno valorizzando la frequentazione dell’ambiente naturale attraverso escursioni in contesti lontani da strade trafficate e immersi nel verde.

Molto importante per i valori della manifestazione anche l’apporto di FederTrek, che si occuperà di garantire un’esperienzarispettosa delle diverse necessità dei partecipanti con disabilità, per poter condividere con loro la bellezza e il senso profondo di prendere parte a un cammino.

27 escursioni con guide esperte per vivere l’esperienza del cammino e scoprire 5 luoghi speciali del patrimonio culturale e spirituale italiano

Forte valore aggiunto della manifestazione è la strategia unitaria tra Regioni, Ministero del Turismo e attori locali, che ha fatto sì che, attraverso 27 escursioni accompagnate da guide ambientali escursionistiche, si possano scoprire 3 dei cammini più rilevanti d’Italia, entrando in contatto con la bellezza di aree lontane dai grandi flussi,capaci di far vivere un viaggio dentro la natura, la storia e sé stessi.

Novità del 2025,le aperture straordinarie di cinque gemme nascoste dell’immenso patrimonio culturale e spirituale italiano, solitamente non aperte al pubblico, che meritano di essere raccontate in dettaglio.

In Emilia-Romagnaterritorio speciale per le Vie e i Cammini di San Francesco, poiché ricca di storia, spiritualità e tradizioni legate alla figura del Santo, si possono trovare alcuni tra i più suggestivi conventi francescani d’Italia e sarà proprio uno di questi ad aprire le proprie porte al pubblico nel corso della manifestazione per una speciale visita guidata.

Nel Lazio, lungo il Cammino di San Benedetto, l’apertura straordinaria permetterà di ammirare la Certosa di Trisulti,complesso monastico fondato agli inizi del 1200: appollaiato, in posizione isolata, su un colle ricoperto di boschi a oltre 800 metri di altitudine, custodisce beni come un’antica biblioteca con un prezioso patrimonio librario e la farmacia Settecentesca, che ha mantenuto arredi originali e antichi vasi per la conservazione delle erbe medicamentose e dei veleni estratti dai serpenti. In evidenza anche i cori lignei del 1564 e del 1688. 

Nelle Marche, l’apertura straordinaria porterà alla scoperta di un prezioso monumento sulle Vie e Cammini Lauretani come l’Abbazia di San Firmano: divenuto abate, il santo visse in questa chiesa fino alla sua morte, avvenuta nel 992. Edificio bizantino-romanico a tre navate, con soffitto a capriate, oltre al bel portale, ornato da candidi marmi scolpiti, presenta elementi di pregio come il magnifico affresco del 1400 “Madonna in trono con il Bambino che benedice San Firmano e a destra San Sebastiano”, attribuito a Giacomo da Recanati.

In Toscana, rappresentativa della spiritualità delle Vie e dei Cammini Lauretani, la visita guidata aprirà le porte della Pieve di Sant’Ippolito, chiesa più antica del paese di Asciano, citata in un prezioso documento dell’età longobarda, risalente all’anno 714. Di proprietà privata, grazie ai lavori di restauro ha ritrovato un affresco nascosto dall’intonaco, oggetto di studio poiché potrebbe essere stato dipinto da un giovane Raffaello che, con il suo maestro Pinturicchio, si trovava proprio nel territorio per affrescare chiese e cappelle per il Giubileo di Mezzo Millennio. 

In Umbria, l’apertura straordinaria riguarderà un luogo di grande suggestione come la cripta a tre navatelle della Basilica di San Benedetto a Norcia, edificio risalente nell’impianto attuale al XIII secolo e sorto, secondo la tradizione, dove si trovava la casa natale di San Benedetto e Santa Scolastica, nati nel 480. L’accesso sarà possibile grazie alla disponibilità di ENI, che partecipa al progetto di ricostruzione della basilica di San Benedetto con un accordo di sponsorizzazione tecnica che la vede impegnata nell’esecuzione di una parte delle attività, in partnership con il Ministero della Cultura, il Commissario Straordinario per la ricostruzione dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria e l’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia.

Cosa fare e come partecipare: percorsi semplici da vivere in giornata 

Ogni regione proporrà 3 percorsi per cammino che le attraversa (27 in totale) e ci si potrà iscrivere gratuitamente attraverso il portale dedicato https://www.italia.it/it/viaggio-italiano/cammini-aperti, dove si potranno vedere in dettaglio tutte le escursioni disponibili dei giorni 10 e 11 maggio,contracciati prevalentemente ad anello tra i 7 e i 12 chilometri e un dislivello massimo di 300 metri (difficoltàdei percorsi Turistica o Escursionistica, seguendo la classificazione del CAI) e tutte le aperture straordinarie.      Osservare alcuni esempi di escursione permette di comprendere meglio le esperienze che si potranno vivere e l’unicità di percorsi pensati per scoprire la particolarità dei 3 cammini protagonisti di Cammini Aperti: Edizione Speciale 2025 e un’Italia lontana dalle grandi folle, fatta di piccoli borghigioielli artistici di grande valore e aree verdi incontaminate.

Qualche esempio di escursione

Lungo il Cammino di San Francesco da Rimini a La Verna, in Emilia Romagna, è previsto, per esempio, un percorso ad anellointorno a Balze di Verghereto, nel cuore dell’Appennino tosco-romagnolo e in prossimità delle sorgenti del fiume Tevere, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla spiritualità. 

Nel Lazio, sempre nell’ambito dei luoghi francescani, l’escursione lungo l’anello della Valle Santa, attraverso i suoi 9 chilometri, condurrà i partecipanti in località piene di fascino come Contigliano, con la barocca Collegiata di San Michele, e il Santuario di Greccio, dove Francesco realizzò la prima rievocazione della Natività nel 1223.  

Nelle Marche, l’escursione di 11,5 chilometri, sulle Vie e Cammini Lauretani, che tocca il piccolo borgo di Muccia e Camerino, città universitaria dal 1336 tra le più antiche d’Italia, attraverserà anche tratti selvaggi e incontaminati di grande interesse naturalistico. 

Una delle esperienze in Toscana legate a San Francesco porterà a Cortona mettendo insieme, lungo un tracciato di 9 chilometri, aree verdi collinari e luoghi intrisi di spiritualità quali l’incantevole Eremo delle Celle e la chiesa cortonese di San Francescodove si trovano alcune importantissime reliquie del Santo

In Umbria, non potrà mancare un percorso che tocchi il territorio di Assisi, cuore dei cammini della Regione, e nell’ambito delle esperienze legate a Via di Francesco, un’escursione offrirà una splendida panoramica su Città di Castello, visitando luoghi particolari come l’orto botanico di Alice Hallgarten, attraversando boschi di castagneti fino all’Eremo del Buonriposo, situato a ridosso del colle di Sant’Angiolino, dove, secondo la tradizione, nel 1213 San Francesco ottenne una cappellina con un piccolo orto, dove si stabilirono i frati Minori

Un approfondimento sui tre cammini protagonisti di Cammini Aperti: Edizione Speciale 2025 

Le Vie e i Cammini di San Francesco attraversano le regioni Emilia-RomagnaLazioToscana e Umbria, disegnando complessivamente una rete di centinaia di chilometri, disseminati di antichi borghi, significativi luoghi di culto e incantevoli scorci naturalistici pieni di incanto. Punti chiave dei percorsi, i luoghi simbolo di San Francesco, Santo Patrono d’Italia, con una suggestiva combinazione tra centri molto noti, come Firenze, Rimini, Roma e Assisi, e località particolarmente significative per la vita del Poverello, quali, per esempio, la Valle Santa di Rieti; La Verna, in provincia di Arezzo; l’umbra Valnerina o Balze, piccolo villaggio romagnolo ai piedi del Monte Fumaiolo.

Le Vie e Cammini Lauretani sono il cammino di antichissima tradizione mariana che unisce il Santuario della Santa Casa di Maria di Loreto nelle Marche, la Basilica di San Francesco ad Assisi in Umbria e la Basilica di San Pietro in Roma, toccando Macerata e Recanati, Camerino e Tolentino, Spoleto e Foligno, Civita Castellana e Narni, nonché intrecciandosi anche con significative vie del pellegrinaggio internazionale, quali la Via Francigena in Toscana.

Il Cammino di San Benedetto è incentrato sui territori legati alla vita del Santo, fondatore del monachesimo occidentale e Patrono d’Europa: si sviluppa tra l’Umbria e il Lazio, attraversando i monti Sibillini, la valle dell’Aniene e la valle del Liri. Il percorso copre circa 300 chilometri, toccando abbazie dalla forte spiritualità, borghi medievali nascosti e i tre punti chiave del movimento: Norcia, Subiaco e Montecassino.

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