Grande festa a Sofia per i Ricchi e Poveri, bambini in estasi

Una grande festa per i Ricchi e Poveri al Palazzo Nazionale della Cultura di Sofia. Una accoglienza strepitosa per il gruppo ligure. Angela Brambati e Angelo Sotgiu hanno deliziato la platea con tutti i loro brani più famosi. E non è mancato neppure l’ultimo brano “Il Natale degli Angeli” presentato in pratica per la prima volta dal vivo durante un concerto.

Un pezzo natalizio che è voluto essere un regalo che gli “Angeli” hanno voluto fare a tutto il loro pubblico che li segue costantemente ed aumentando di anno in anno da parecchi decenni.

A Sofia, come ci ha spiegato Antonietta Maria Piliero presente fisicamente in Bulgaria, tantissimi i bambini presenti, accompagnati dalle famiglie, che, sotto il palco, hanno intonato le loro canzoni e ballato per tutto il concerto. E non sono mancati i mazzi di fiori donati al duo genovese, non si sono contati quanti siano stati ma di certo hanno riempito il loro camerino.

Come sempre tutti all’unisono hanno intonato i brani più famosi, da quelli maggiormente datati come “Sarà perché ti amo” e “Mamma Maria” sino agli ultimi successi che li hanno portati nuovamente alla ribalta della musica italiana. Ci riferiamo ovviamente alla sanremese “Ma non tutta la vita” e all’estiva “Aria”.

Praticamente un sold out che si ripete ad ogni concerto ed anche Sofia non è stata da meno. I Ricchi e Poveri come sempre si sono lasciati andare parlando col pubblico, invitandoli a cantare ed a battere le mani facendo in modo che il concerto diventasse come un’unica grande voce.

Il Magic Moment prosegue per i nostrani Ricchi e Poveri che non vogliono certamente fermarsi qui e sicuramente escogiteranno nuove idee per il futuro prossimo come accaduto per questo Natale 2024.

Intanto il gruppo ligure è rientrato in Italia perché quest’oggi sarà ospite d’onore alla finale dello Zecchino d’Oro, presentato da Carlo Conti ed in diretta su Rai 1 a partire dalle ore 17.20 dove eseguiranno la loro canzone natalizia.

Foto e video eseguite da Antonietta Maria Piliero che ringraziamo