Concretezza e autorità, la Samp ha intrapreso la strada maestro
La Sampdoria completa la settimana perfetta, all’insegna del “tre”. Infatti, a Modena i blucerchiati firmano una tripletta vincente, che segue i successi a spese di Sudtirol e Genoa.
Basta un secondo tempo convincente per scavare un abisso rispetto ai baldi e volenterosi “canarini”, svantaggiati da parecchie assenze di peso. Invece mister Sottil, facendo leva su un organico invidiabile, rivoluziona la formazione impiegata nel derby traendo ulteriori vantaggi.
Primo tempo piuttosto incolore, con rari sussulti in entrambe le aree. La Samp fatica a rendersi insidiosa esprimendo un calcio prevedibile, piuttosto mnotono e privo di guizzi significativi. Yepes non sfigura ma neppure entusiasma e al suo fianco Bellemo si limita al compitino e Benedetti incappa in una domenica anonima. Così le punte Coda e Tutino risultano spesso isolate.
Se non altro, la difesa regge con autorità, spegnendo le iniziative non trascendentali dei “canarini”: Bereszinsky, non più discusso, fa segnare un ulteriore progresso, imitato da Vulikic e soprattutto da Riccio, costretto presto a subentrare a Romagnoli, infortunato.
A metà partita, pareggio scritto nel marmo e anche l’avvio di ripresa si dipana secondo un equilibrio pressoché assoluto. Il Modena però paga alla distanza la fatica, mentre i blucerchiati traggono nuova linfa dall’ingresso di Kasami, che la tifoseria invoca da tempo e attende come il risolutore di ogni problema. Il macedone non tradisce le aspettative e al 57′ partecipa all’azione del vantaggio, che sblocca un match alquanto noioso spizzando a centro area un pallone crossato da Venuti e indirizzandolo verso il secondo palo, dove si avventa puntualissimo Ioannou per il tocco decisivo. Ancora una volta la gioia giunge dai due esterni, che in fase offensiva stanno facendo la differenza da inizio stagione.
Pallida la reazione dei gialloblù, che impegnano una sola volta Silvestri ma si concedono alle ripartenze doriane, una delle quali, al 76′, appone il sigillo sulla partita. Qui sale sul proscenio la premiata ditta Coda-Tutino. Il primo intercetta un passaggio corte degli avversari, avanza e poi serve il partner, tutto solo a centro area: impossibile sbagliare. Passano tre minuti e Gennaro ricambia il favore: altra fuga per la vittoria e passaggio all’ex genoano il cui controllo al volo e la successiva spingardata all’incrocio valgono abbondantemente il prezzo del biglietto. Peccato solo che a… godere in diretta la prodezza sia soltanto il manipolo di supporters doriani giunti da fuori Liguria, mentre il resto dei trasfertisti è rimasto a soffrire davanti al video per il discutibile divieto successivo ai fattacci di mercoledì sera.
La rete del Modena (testata del giovane Beyuku sul secondo palo, con Sulvestri non inappuntabile) nei minuti conclusivi salva l’onore degli imcompleti modenesi, che non meritavano un divario così pingue. Gol, comunque platonicissimo, che non rovina certo la giornata ad una Samp non ancora brillantissima, ma ricca di individualità pazzesche per la categoria e anche di una dose di esperienza non meno importante in un campionato caratterizzato da parecchi errori singoli.
Al di là dei tre punti, parecchie le note confortanti, con una sola amarezza: le uscite forzate di Romagnoli e Vieira causa infortuni ancora da valutare. Non trema, comunque, il mister piemontese, il quale ha capito che l’organico affidatogli è in grado di imporsi autoritariamente anche senza luccichii, limitanosi ad una condotta ordinata e matura: basta controllare le sfuriate rivali in avvio e poi attendere cinicamente il momento di passare all’incasso. I campionati si vincono con la concretezza, e Sottil è un luminare in tale materia.
PIERLUIGI GAMBINO