Ottobre 19, 2024

Un “doppio” pieno di entusiasmo per sbancare Modena

Sampdoria

Andrea Sottil cambia di corsa abito e indossa la tuta da pompiere per gettare acqua sui pur legittimi entusiasmi scaturiti da un mercoledì ser indimenticabile. Nel giro di quattro giorni, ecco che i destini della Samp soNo radicalmente mutati: prima il successo – sofferto ma non certo rubato – contro il Sudtirol e poi l’impresa clamorosa (e anche questa strameritata) nel derby. Due “pieni” impareggiabili di fiducia, da sfruttare però con l’arma del raziocinio e senza presunzione.

L’atmosfera della cadetteria, infatti, non ammette deconcentrazione e superficialità. A Modena non ci sarà da scherzare: serviranno organizzazione, combattività e continuità per evitare bucce di banana e improvvisi ritorni al passato.

L’allenatore blucerchiato, dopo aver combattuto per rafforzare il carattere del suo gruppo, ora deve tenere a freno il sentimento opposto, l’euforia generale, pessima consigliera. Lo coadiuveranno nel compito i numerosi veterani, adusi a sfide calcistiche di ogni tipo e a slalomeggiare tra momenti difficili e altri felici.

Ora come ora, l’incombenza più ardua per il piemontese è la scelta dell’undici titolare, visto che vi concorrono almeno una ventina di calciatori, tutti all’altezza. Probabile un mix tra la formazine vittoriosa in campionato e quella che ha pareggiato con una squadra di serie A. Non ci piove su Silvestri in inquilino della porta ed è assai probabile che il trainer non rinunci all’esperienza di Bereszynsky e Romagnoli, giocatori discussi ma in fase d’asesa dopo un avvio di stagione complicato. L’ex Frosinone nel derby è incappato nell’erroraccio costato il gol di Pinamonti e nel finale ha dovuto immolarsi per fermare Ankeye, ma ha superato l’esame, mentre il serbo ha finalmente convinto dal primo all’ultimo minuto.

Meno automatica è l’assegnazione della terza maglia in difesa. Vulikic, niente male mercoledì, è il favorito, ma la prova di Veroli ssbato scorso è stata rimarchevole e tale da porre in difficoltà chi deve decidere.

Sui corridoi esterni pochi dubbi. A destra Venuti, l’eroe di sabato scorso, dovrbbe rientrare, anche se il suo concorrente Depaoli, maiuscolo a metà settiimana, meriterebbe ugualmente un posto al sole. A sinistra Ioannou è pronto a fare gli straordinari.

Più delicati sono i nodi in mediana, dove Meulensteen ha fatto benino contro il Genoa, ma il regista principe resta il giovane ed emergente Yepes. Chi l’affiancherà? Si candida in primis Vieira, pugnace e indomito, mentre per completare il reparto si battono Akinsanmiro e Benedetti, coinvolti in un ballottaggio assoluto.

Infine l’attacco. La Gumina ha lottato nell’ultimo match, ma Tutino è di tutt’altra pasta fatto e Coda è… Coda, anche se a 36 anni tre gare in otto giorni, pur considerando le anticipate uscite nei match già archiviati, qualche strascico nelle giunture potrebbero lasciarlo.

Sottil ha l’imbarazzo della scelta, ma è conscio che disporre di una serie così cospicua di alternative in ogni reparto è un vantaggio che in parecchie partite potrebbe rivelarsi decisivo. Nessuna staffetta preordinata, intendiamoci, ma quale altro team cadetto può disporre in panchina di un talento del calibro di Kasami? Inserito – chissà – verso l’ora di gioco, il macedone potrebbe fare la differenza.

La gara al Braglia è accompagnata da presagi favorevoli ma va giocata e vinta. I canarini locali non rientrano tra i candidati alla promozione, però vanno rispettati poiché rappresentano la classica compagine di serie B, poverissima di volti noti ma ricca di calciatori umili, orgogliosi, dinamici, in grado di sfruttare – se si verificasse – un’eventuale stanchezza nelle gambe e nel cervello nei reduci doriani dal derby. 

Tra i gialloblù di spicco, citeremmo senz’altro il rifinitore Palumbo, nel lotto dei migliori della categoria, ma di buone doti dispongono anche il giovane centravanti Abiuso, il “regista” Santoro e il difensore Pergreffi. Mister Bisoli conosce a fondo la serie B e ha sempre preferito la concretezza alla spettacolarità. Il suo modulo ad albero di Natale non è un inno all’audacia ma neppure alla prudenza: di sicuro la Samp troverà pane per i suoi denti, pur essendo gratificata dei favori del pronostico, Si annuncia una sfida tutta da gustare.

                      PIERLUIGI GAMBINO

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