Novembre 24, 2024

Domani secondo appuntamento con la rassegna “Periferiche Visioni” a Villa Migone

Venerdì 13 settembre 2024, alle ore 17, a Villa Migone a Genova (Via S. Fruttuoso, 68) è in programma il secondo appuntamento a ingresso gratuito della rassegna “Periferiche Visioni”, il progetto curato da Teatro dell’Ortica, Teatro Garage e Associazione culturale La Chascona che, attraverso spettacoli teatrali, laboratori e performance a ingresso gratuito, per oltre un mese e mezzo anima il territorio della Val Bisagno

L’iniziativa è vincitrice del bando del Comune di Genova “Avviso pubblico per l’assegnazione di contributi a sostegno di attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche della città di Genova nell’ambito dell’Accordo di Programma MiC-Comune Capoluogo della città metropolitana di Genova – anno 2024”.

A partire dalle ore 17 andrà in scena “L’ora del soldato – Atto di resa a Villa Migone”, la restituzione finale del laboratorio di lettura espressiva con over 65 “In Genova il giorno 25 aprile 1945”, una drammatizzazione dell’atto di resa dei tedeschi al termine della Seconda guerra mondiale, che avvenne proprio alla Villa di San Fruttuoso. Il laboratorio, tenuto da Maria Grazia Tirasso, è stato realizzato in collaborazione con UniAuser Genova – Università Popolare dell’Età Libera.

L’evento, attraverso la lettura espressiva intesa anche come mezzo per la comprensione del testo e per il miglioramento del proprio modo di comunicare, racconta eventi storici e culturali avvenuti sul territorio. In questo caso si tratta di documenti storici e di memorie dei protagonisti che raccontano la resa dei tedeschi ai partigiani nel 1945.

A seguire, è in programma una breve visita agli spazi di Villa Migone, un edificio del Seicento che ricopre una notevole importanza sia dal punto di vista architettonico sia storico, e che nel corso dei secoli è stato modificato fino all’aggiunta di un piano superiore della metà dell’Ottocento. Verranno inoltre visitati gli affreschi ancora oggi visibili ed elementi di arredo come un pianoforte su cui suonò Giuseppe Verdi durante la sua permanenza a Genova.

L’ingresso all’evento è libero fino a esaurimento posti. 

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