Settembre 20, 2024

TRE PUNTI E UN BUON GIOCO PER ALLONTANARE LE NUBI DA PIRLO

Siamo appena al secondo turno e già per Andrea Pirlo è tempo di fornire risposte convincenti e di superare un vero e proprio esame finestra. Arriva la Reggiana, indicata come squadra di mezza classifica, e per il tecnico bresciano scattano obblighi tassativi, Il primo, ovvio, è di condurre la sua Samp alla vittoria e il secondo è di allestire una squadra capace di offrire un gioco efficace e gradevole.

Critiche esagerate e premature, quelle piovute sulla testa del campione del mondo, ma i tifosi più impazienti, ignorando che l’organico è stato completamente rivoluzionato, fanno due più rimarcando le topiche difensive evidenziate in Ciociaria, così simili a quelle emerse e nello scorso campionato, e le imputano al tecnico.

L’altro tabù da abbettere si riferisce alle partite casalinghe, che dovranno fruttare bel altro bottino rispetto al campionato 2023-24, e le recenti dichiarazioni di Massimo Coda sul tema hanno versato altro sale sulla ferita. I circa ventimila abbonati hanno ragionissima di pretendere il bottino pieno a Marassi e pare abbiamno già esaurito il sacco della pazienza. Pirlo, beninteso, ha condiviso certe aspettative e si è subitoa ssuntola responsabilità della rinascita, ma la scintillante campagna di mercato condotta da Accardi ha cancellato qualsiasi alibi. Inutile ribadire che il trainer si sta giocando parecchio in quest’avvio di stagione, e adesso i tre punti contro i granata non sono più un obiettivo ma addirittura una “conditio sine qua non”.

Pirlo, affiancato da uno staff cospicuo, ha riesaminato la sfida di apertura, che gli ha regalato un punto, parecchie osservazioni lusinghiere, ma anche qualche problema un po’ in tutti i reparti. Tocca a lui, adesso, eliminare certi difetti e decidere se sia il caso di rinfrescare la formazione di partenza, sacrificando i giocatori meno brillanti a Frosinone.

Intanto, una modifica è obbligata, data la squalifica di Ioannou. Il mister potrebbe semplicemente inserire Giordano, sostituto natuale, ma sta ache riflettendo se non sia preferibile spostare a sinistra Venuti e inserire De Paoli, ormai pienamente ristabilito e pronto ad esibirsi dl primo minuto.

Sotto esame è la retroguardia. Vulikic ha superato comodamente il test iniziale, mentre a Romagnoli va addebitata qualche pausa di troppo, ma Pirlo attenderà un suo progresso di condizione e difficilmente lo sostituirà con Ferrari. Qualche pensiero in più concerne capita Bereszynski, il cui esordio è stato imbarazzante e ripropone l’antico quesito in merito alla sua adattabilità come braccetto difensivo. Più che Ferrari potrebbe insidiarlo Veroli, ben più giovane, entusiasta e in grado di alimentare le incertezze dell’allenatore.

Nella zona mediana è improbabile qualche variazione, ma Pirlo sta monitorando la crescita fisica di Kasami (che resta, comunque tra i cedibili) e Meulensteen e sa di poter contare su Benedetti e Vieira, non maiuscoli nello spezzone frusinate. Da Bellemo ci si attende qualche iniziativa in più, da Yepes (senza un’alternativa degna di nota come “regista” puro) un ricorso più frequente alle verticalizzazioni e da Akinsanmiro, pur convincente in terra laziale, un briciolo di disciplina tattica.

Il pronostico è a senso unico, a patto di non sottovalutare un avversario dai discreti valori individuali e di arginare il dinamismo che caratterizza per due terzi di gara – prima di un comprensibile crollo – la gran parte delle compagini cadette. La Reggiana sia in Coppa a Marassi col Genoa, sia in casa col Mantova, ha beccato gol nel finale di match, a conferma di una tenuta difensiva perfettibile. Da controllare però con attenzione la punta fissa Gondo e il centrocampista avanzato Vergara. 

              PIERLUIGI GAMBINO

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