SAMP CORSARA E IN SALUTE, A PALERMO PUO’ GIOCARSELA
Neppure la vittoria del Palermo a Bolzano, che ha relegato la Samp al settimo posto finale, può spegnere la gioia e la speranza del popolo blucerchiato. La banda di Pirlo in casa del Catanzaro quinto in classifica stradomina e si impone per 3-1 lasciando l’impressione che il punteggio conclusivo sia sin troppo celemente per i padroni di casa.
Fabio Borini, capitano di giornata – non era mai successo – festeggia la fascia firmando una fantastica tripletta, ma parecchi suoi compagni lo assecondano e strameritano non solo il successo acquisito ma anche una votazione elevata. Certo, sarebbe disonesto negare che i giallorossi locali, aritmeticamente sicuri della posizione in graduatoria, abbiano giocato con una certa spensieratezza, oltreché con qualche rincalzo (scelte comprensibili, ovviamente operate in prospettiva dei playoff), ma non si sono concessi passivamente e hanno anche proposto, a tratti, il loro consueto calcio gradevole.
Le superiori motivazioni e la “garra” della Samp però hanno trasformato la sfida in un confronto impari, presto sbilanciato anche nel risultato grazie al rigore guadagnato da Borini (pestone di Miranda ai suoi danni) dopo appena tre giri di orologio. Miglior inizio non si poteva sognare, ma la Samp non è rimasta sul… colpo e ha adottato subito le acconce contromisure alla reazione dei giallorossi, bravi more solito nel palleggio ma controllati e dovere e incapaci di produrre un solo tiro nello specchio. Unico neo, qualche smagliatura commessa da Ghilardi e Facundo Gonzales, che non hanno mai offerto una sensazione di sicurezza e si sono pure fatti ammonire. Casuale però il pari calabrese, scaturito da un tiro senza pretese di Oliveri deviato in modo decisivo da Ghilardi, mal posizionato col corpo.
Un incidentedi percorso che non ha abbattuto gli ospiti, immediatamente pronti a rituffarsi in area avversaria. Ed ecco che nei minuti conclusivi del primo tempo ben tre palle gol (in specie quella capitata a Stojanovic) sono state sciupate di un nonnulla: a conferma di una superiorità schiacciante.
L’avvio di ripresa confermava le ferme intenzioni della Samp, davvero scatenata. L’incerto arbitro Perenzoni graziava letteralmente il Catanzaro annullando per motivi misteriosi un gol, apparso a tutti regolarissimo, di De Luca per presunta spinta ai danni del suo marcatore: ingiustizia sesquipdeale che avrebbe potuto innervosire il clan doriano. Ma in campo esisteva solo una squadra, decisa ad offrirsi una serata di gloria.
Eccellente soprattutto la resa dei due mediani Ricci e Darboe, schierati a sorpresa da Pirlo: scelta che aveva originato qualche perplessitù. Era proprio l’ex spezzino, calciatore ritrovato, a dare il “la” all’azione del 2-1 proseguita da De Luca, sempre più prezioso come assist-man e conclusa a bersaglio dal puntualissimo Borini, il quale tre minuti più tardi – all’ora di gioco – suggellava la sua miglior prestazione in blucerchiato sfruttando l’assist di Stojanovic per calare un indimenticabile tris.
Sfida chiusa in anticipo: tanto che Pirlo poteva iniziare la girandola di cambi, dapprima escludendo i due ammoniti e poi Borini ed Esposito, a rischio di infortunio. Ma i vari Piccini, Depaoli, Alvarez e Benedetti si possono considerare semplici riserve o co-titolari? Nei restanti minuti, flebili segni di risveglio da parte del Catanzaro, che tuttavia rischiava più volte la quarta capitolazione, negata dai miracoli ripetuti del portiere Sala.
Missione compiuta, con il corollario di un calcio gradevole e di un atteggiamento mentale da rimarcare con ammirazione. Ovvio, nei playoff l’atmosfera sarà ben differente, a partire dalla sfida secca di Palermo, prevista venerdì sera, con l’obbligo per i blucerchiati di vincere. I rosanero hanno espugnato il Druso di Bolzano mostrando però parecchie crepe e una Samp in salute come quella esibitasi al Ceravolo è in grado di eliminarli.
PIERLUIGI GAMBINO
