Novembre 21, 2024

SAMPDORIA: IL SESTO POSTO NON E’ UTOPIA, CATANZARO PERMETTENDO

Un mese fa, neppure in sogno si sarebbe potuto immaginare un epilogo di regular season così favorevole alla Sampdoria. Già l’ingresso ai playoff pareva utopia o, perlomeno, il felice approdo di una serie di combinazioni tutte gradite. Adesso, a 90 minuti dal redde rationem, i blucerchiati puntano addirittura, con chances concrete, al sesto posto finale, che significherebbe esordire neI playoff a Marassi E con due risultati su tre a vantaggio.

Il calcolo delle combinazioni legate ai risultati dell’ultimo turno sembra astruso a prima vista, ma in verità è semplicissimo. Tutto può succedere al San Nicola tra un Bari disperatamente proteso ad agguantare punti salvezza ma ansimante ed un Brescia abbastanza in palla, ma questo testacoda potrebbe anche rivelarsi insignificante per le sorti doriane.

Ben più importanti sono la sfida bolzanina tra il Sudtirol e il Palermo e quella di Catanzaro tra i locali e i blucerchiati. E qui solo un illuso può dribblare il quesito di fondo: quale atteggiamento mostreranno altoatesini e calabresi, che a rigor di classifica non si giocano più nulla? Se certe gare si spostassero nel campionato inglese, si potrebbero avanzare ben altre premesse, ma in Italia no: troppe volte, nei turni conclusivi, le differenti motivazioni condizionano lo sviluppo e l’esito degli incontri.

Un calendario birichino e l’affascinante formula dei playoff promozione versano altro pepe sul match allo stadio Nicola Ceravolo. Il Catanzaro non si gioca un piazzamento migliore o peggiore (il quinto posto conclusivo è blindato dall’aritmetica), ma può scegliersi l’antagonista nell’avvio dell’ottovolante decisivo: vantaggio non trascurabile. A questo punto è lecito chiedersi se convenga ai giallorossi rischiare un abbinamento con l’emergente Samp.

Non è peccato considerare che mister Vivarini potrebbe anche optare per un moderato turnover al fine di evitare infortuni o squalifiche in vista delle gare che contano. Ad esempio, il portiere Fulignati e l’esterno Vandeputte sono tornati acciaccati da Terni, dove un perno del centrocampo, Petriccione, si è beccato la fatale ammonizione che ha fatto scattare la squalifica.

Il lungo preambolo è esaurito e siccome non esiste certezza alcuna sullo sviluppo suddescritto, Yepes e compagni faranno bene a restare concentratissimi e sul pezzo in vista del viaggio in Calabria, pensando di dover inseguire, con le unghie e coi denti, l’intera posta in palio: non solo per tenersi comunque alle spalle il Brescia, ma anche per l’eventuale sorpasso sul Palermo.

Mister Pirlo, ormai rassegnato a perdere in via definitiva Pedrola, può consolarsi con la disponibilità di Alex Ferrari (assente da inizio campionato) e i rientri in gruppo di Vieira (influenzetta permettendo) e Barreca. In definitiva, il solo Murru, tra i papabili ad una maglia da titolare, è ai box.

La tentazione è di confermar l’undici iniziale dell’ultima partita, ma non si esclude una modifica dettata dalle caratteristiche del prossimo match: fuori un trequartista, Borini, poco incisivo nelle ultime settimane, e dentro un centrocampista puro, da scegliersi tra Kasami (atteso a ridiventare protagonista nel post-regular season) e Benedetti. Particolare rilevante, non ci sono diffidati tra i titolari e i primi cambi.

Il Catanzaro ha perso un po’ di smalto nelle ultime settimane, ma dopo aver prodotto nell’arco del campionato il miglior calco in assoluto: merito di un tecnico come Vivarini, scarsamente strombazzato ma preparatissimo. Squadra organizzata, quella giallorossa, con una prima linea di assoluto rilievo composta dalla coppia Iemmello-Biasci (emtrambi in doppia cifra) e dal vecchio bucaniere Donnarumma. Guai a pensarli… dormienti.

                   PIERLUIGI GAMBINO

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